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Bollettino IACM del 10 luglio 2007

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Mondo — La Commissione sui Narcotici delle Nazioni Unite ha deciso contro la riclassificazione del dronabinol (THC) per ragioni politiche

Nel suo 50° meeting a Vienna dal 12 al 16 Marzo 2007, la Commissione sui Narcotici (CND) dell’ONU ha deciso contro la riclassificazione del dronabinol (THC), il maggiore principio attivo della cannabis, dalla Tabella II alla III della Convenzione 1971 sulle Sostanze Psicotrope, come proposto dall’Expert Committee dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) in un meeting del 2006.

L’OMS aveva affermato che la sostanza ha un moderata utilità terapeutica e che sulla base delle ricerche cliniche in corso, il suo uso medico probabilmente aumenterà. La Tabella III sarebbe più appropriata e il suo attuale inserimento nella II è superato. L’OMS stima che il rischio di abuso del dronabinol sia molto basso. Tuttavia nel processo di convocazione del meeting CND molti paesi, e in particolare gli USA, si sono fortemente opposti alla riclassificazione. Inoltre, l’ International Narcotics Control Board (INCB) dell’ONU ha parlato contro la raccomandazione OMS nel suo Rapporto annuale 2006 e alla riunione plenaria della CND. Secondo il Board, ci sono stati rapporti di abuso nel paese in cui esso è più spesso prescritto, gli USA. Tuttavia, gli USA nei suoi ampi commenti scritti all’OMS sul dronabinol hanno parlato di "bassi livelli di diversione e abuso".

Nelle dichiarazioni orali, solo 2 dei 15 intervenuti si sono espressi in favore della riclassificazione. Diversi speakers hanno messo in dubbio la base scientifica della raccomandazione. La mancanza di supporto è stata una notevole differenza rispetto alle risposte scritte che l’OMS aveva ricevuto nei mesi scorsi, in cui 11 dei 13 paesi avevano dichiarato di non avere obiezioni alla riclassificazione. Il Canada è stato almeno onesto nel rifiuto, lodando l’OMS per il suo “eccellente consiglio”, la cui validità non era in discussione, ma chiarendo che il governo non poteva sostenere la riclassificazione per ragioni diverse, poiché essa “avrebbe potuto mandare un messaggio confuso sui rischi associati all’uso di cannabis”.

Ulteriori informazioni sul dibattito sul dronabinol al Meeting CND 2007 è disponibile in un rapporto dell’International Drug Policy Consortium a: http://www.idpc.info/docs/IDPC_Report_5.pdf

(Fonte: IDPC Report of the CND Meeting del Marzo 2007)

Scienza — Il THC promuove guadagno di peso in anziani che soffrono di perdita di appetito e di peso

Secondo una ricerca condotta alla Saint Louis University l’uso di THC può aumentare il peso in soggetti anziani che soffrono di anoressia (perdita di appetito) e perdita di peso. Gli scienziati hanno condotto uno studio osservazionale retrospettivo su 28 pazienti con età media 79.5 anni, che hanno ricevuto THC orale per 12 settimane.

Il peso medio all’inizio era 47.9 kg. 15 partecipanti (53.5%) hanno guadagnato peso con il THC: 10 hanno guadagnato più di 2.3 kg e 5 più di 4.5 kg. I soggetti che hanno perso peso con il THC erano più giovani degli altri (70.9 anni contro 90.8). In generale, il guadagno medio di peso con il dronabinol è stato di 1.4 kg. Undici soggetti hanno perso peso. Dei soggetti che hanno perso peso, 7 (64 %) sono morti, rispetto a 4 (26 %) nel sottogruppo che ha guadagnato peso.

L’intero abstract dello studio è disponibile a:

http://www.cannabis-med.org/studies/study.php

(Fonte: Wilson MM, Philpot C, Morley JE. Anorexia of aging in long term care: is dronabinol an effective appetite stimulant? - a pilot study. J Nutr Health Aging 2007;11(2):195-8.)

Scienza — La vaporizzazione della cannabis è un metodo efficace di assumere THC secondo uno studio clinico

In uno studio condotto alla Università di California dal Dr. Donald Abrams e colleghi, 18 soggetti sani hanno ricevuto tre diversi tipi di cannabis (con un contenuto di THC del 1.7, 3.4 o 6.8 per cento) sia attraverso la vaporizzazione (vaporizzatore Volcano, Storz & Bickel) sia fumando una sigaretta di cannabis. I picchi di concentrazione plasmatica e la biodisponibilità del THC sono stati simili nelle due condizioni. I livelli di monossido di carbonio erano ridotti con la vaporizzazione. I ricercatori concludono che “la vaporizzazione della cannabis è un metodo sicuro ed efficace per assumere THC."

Secondo uno studio basato su interviste con consumatori di cannabis via internet da parte di ricercatori della State University di New York, l’uso di un vaporizzatore è associato con una diminuzione dei sintomi respiratori riferiti, rispetto ai consumatori che fumano la cannabis.

(Fonti: Abrams DI, Vizoso HP, Shade SB, Jay C, Kelly ME, Benowitz NL. Vaporization as a smokeless cannabis delivery system: a pilot study. Clin Pharmacol Ther. 2007 Apr 11; [Pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa]; Earleywine M, Barnwell SS. Decreased respiratory symptoms in cannabis users who vaporize. Harm Reduct J 2007;4:11.)

Scienza — Il THC riduce la crescita del tumore e la diffusione di metastasi ad altri organi nel cancro del polmone in uno studio su animali

Secondo un comunicato stampa dell’American Association for Cancer Research (AACR), uno studio su animali, a cura di ricercatori della Harvard University, presentato al meeting annuale 2007 dell’organizzazione il 14-18 Aprile a Los Angeles, dimostra che il THC può essere utile nel cancro al polmone.

Il THC ha dimostrato di ridurre la crescita tumorale di circa il 50% nel comune cancro del polmone e di ridurre significativamente la capacità del cancro di diffondersi, nei topi trattati con il THC per 3 mesi. "Il valore di questo studio è che noi dimostriamo che una sostanza di abuso, se usata con prudenza , può aprire nuove strade alla terapia del cancro del polmone," ha detto il ricercatore Dr. Anju Preet.

Il comunicato dell’AACR è disponibile a:

http://www.aacr.org/home/public--media/public-policy--legislative-affairs/press-releases--articles.aspx?d=744

(Fonte: Comunicato stampa dell’AACR del 17 Aprile 2007)

Notizie in breve

Canada — programma per la cannabis medica

Attualmente 1742 pazienti sono autorizzati dal Ministero della Salute del Canada a possedere cannabis essiccata come medicina. Di questi, 1040 hanno il permesso di coltivare cannabis in proprio, e 167 persone hanno il permesso di coltivarla per malati registrati. Il Ministero della Salute compra la cannabis da un coltivatore autorizzato per 328.75 dollari canadesi (216 Euro) al chilo, e la rivende ai pazienti a circa 5000 dollari al chilo. Secondo uno studio della Canadian AIDS Society circa un terzo delle persone affette da HIV/AIDS usano cannabis a scopo medico, ma solo poche con il permesso del governo. (Fonti: Canadian Press del 17 Aprile 2007; Belle-Isle L, Hathaway A., AIDS Care 2007;19(4):500-6.)

Scienza — Cannabinor per il dolore

Secondo un comunicato stampa della Pharmos Corporation il loro cannabinoide sintetico Cannabinor è stato efficace nell’alleviare il dolore post-operatorio in oltre 100 pazienti sottoposti a estrazione dentaria. Non ci sono state differenze negli effetti avversi fra il placebo e i 3 dosaggi di cannabinor usati nello studio (12, 24 e 36 mg dati per endovena). Il Cannabinor è un agonista selettivo del recettore CB2. Non si lega al recettore CB1 e quindi non ha effetti psicoattivi. (Fonte: Comunicato stampa della Pharmos del 24 Aprile 2007)

Scienza — Sesso

Secondo alcune interviste fatte da scienziati dell’Università di Liverpool a 270 persone di età 18-66 anni, gli intervistati hanno riferito che in confronto all’attività sessuale fatta dopo aver assunto alcool, il sesso dopo la cannabis, cocaina o ecstasy era più piacevole e soddisfacente, con una miglior percezione del contatto con il partner e una maggior disposizione a sperimentazioni sessuali. (Fonte: Sumnall H, et al. J Psychopharmacol. 2007 Apr 19;[Pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa])

Scienza — Funzione del cuore

Secondo una ricerca sui topi, l’assenza di una proteina che degrada l’endocannabinoide anandamide risulta in un invecchiamento rallentato del sistema cardiovascolare e sviluppo rallentato di aterosclerosi. La maggior concentrazione dell’endocannabinoide risulta in minore infiammazione e stress ossidativo. (Fonte: Batkai S, et al. Am J Physiol Heart Circ Physiol. 2007 Apr 13; [Pubblicazione elettronica anticipata rispetto alla stampa])

Italia — Simposio

Ci sarà un simposio sull’uso medico della cannabis intitolato “Canapa medica: le prospettive per i malati" il 3-4 Maggio 2007 all’Università di Pisa. (Fonte: Associazione Cannabis Terapeutica, www.medicalcannabis.it)