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Bollettino IACM del 1 aprile 2002

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Italia — Il sistema sanitario deve pagare per la terapia con la cannabis, ordina un giudice

Il giudice di Venezia Barbara Bortot ha deciso il 13 Marzo che le autorità sanitarie locali di San Donà di Piave, vicino a Venezia, non solo devono accettare l'uso medico di cannabis da parte di una donna con un cancro terminale del polmone, ma anche devono ottenere la sostanza all'estero e fornirla gratuitamente alla paziente.

La donna si è rivolta al magistrato dato che la cannabis è illegale in Italia anche per uso medico. Il giudice Bortot ha deciso che il diritto alla salute, stabilito nell'art. 32 della Costituzione, permette l'uso della sostanza. "Quando c'è un bisogno insopprimibile per cui il sistema sanitario nazionale non offre rimedi alternativi, il diritto dell'individuo alla salute si impone senza limiti o condizionamenti di sorta", ha scritto il giudice.

In accordo alla decisione, le autorità mediche locali hanno 30 giorni per procurare il farmaco alla paziente. Secondo il quotidiano Corriere della Sera, l'Italia probabilmente lo richiederà all'Ufficio per la Cannabis Medicinale del Ministero della Sanità olandese.

Questa sentenza potrebbe preparare la strada a molte altre richieste di pazienti con malattie come la sclerosi multipla e l'epilessia, ha detto l'Associazione per la Cannabis Terapeutica (ACT). "Noi speriamo che questo sarò un prezioso precedente per tutti coloro che reclamano il diritto a usare la cannabis come sostanza terapeutica", ha detto l'associazione in un comunicato ufficiale.

(Fonte: Reuters del 13 Marzo 2002)

Scienza — Discussione sull'uso regolare di cannabis e funzione cerebrale

Scienziati australiani e americani hanno trovato, nei consumatori regolari di cannabis, indebolimento della memoria e dell'attenzione che persistevano oltre il momento di intossicazione, secondo un rapporto nel Journal of the American Medical Association. In un editoriale della stessa rivista, un ricercatore dell'Harvard Medical School di Boston (USA) ha messo in guardia sulle conclusioni di questo studio che l'uso di cannabis potrebbe danneggiare irreversibilmente le funzioni cognitive.

Nello studio della Dr. Nadia Solowij del National Drug and Alcohol Research Centre di Sydney, condotto in USA, 102 consumatori regolar di cannabis (51 da poco tempo e 51 da lungo tempo) hanno completato 9 test neuropsicologici standard dopo 17 ore di astinenza dalla cannabis. I consumatori di cannabis hanno avuto risultati significativamente peggiori dei controlli su diversi test, e le misurazioni di efficienza spesso furono correlate con la durata dell'uso della droga.

Nel suo editoriale, il Dr. Harrison Pope del Laboratorio di Psichiatria Biologica dell'Harvard Medical School osserva che un periodo di astinenza di 17 ore potrebbe essere troppo breve per misurare i possibili indebolimenti a lungo termine. Egli afferma che una recente meta-analisi degli studi neuropsicologici dei consumatori di marijuana da lungo tempo non hanno trovato prove di deficit in 7 su 8 aree di abilità neuropsicologica e solo un piccolo effetto sulla restate area di apprendimento.

"Anche se un uso di cannabis per tutta la vita è associato con un maggior indebolimento dopo un'astinenza di 17 ore, i dati sono insufficienti a sapere se un maggiore indebolimento sarebbe presente una settimana o un mese dopo. Nonostante l'importante contributo di questo studio, dobbiamo ancora vivere nell'incertezza", conclude Pope.

(Fonti: Solowij N, et al. JAMA 2002 Mar 6;287(9):1123-31; Pope HG. JAMA 2002 Mar 6;287(9):1123-31)

Notizie in breve

Nazioni Unite — Uso di cannabis

Nel suo rapporto annuale, l'International Narcotics Control Board (INCB) dell'ONU ha rigettato gli argomenti che la marijuana dovrebbe essere legalizzata, ma ha invitato a ulteriori ricerche "sulle possibili proprietà terapeutiche e sugli usi medicinali della cannabis o degli estratti di cannabis." (Fonte: Washington Times del 27 Febbraio 2002)

USA — Supporto dell'80 per cento in Wisconsin

I malati gravi che desiderano alleviare i loro sin tomi con la marijuana hanno il supporto dell'80.3 per cento dei residenti dello stato del Wisconsin, secondo un sondaggio diffuso il 13 Marzo e condotto dal Chamberlain Research Consultants. (Fonte: Daily Cardinal del 13 Marzo 2002)

Gran Bretagna — Supporto per la ri-classificazione

Esperti medici hanno supportato l'intenzione del governo di riclassificare la cannabis come "a basso rischio". In un rapporto al Ministro dell'Interno David Blunkett, gli esperti medici dell'Advisory Council on the Misuse of Drugs hanno detto che tutte le preparazioni di cannabis dovrebbero essere portate nella Classe C -- il gruppo a minor rischio delle sostanze controllate. (Fonte: Reuters del 14 Marzo 2002)

USA — Annuncio nel New York Times

In un annuncio a piena pagina sul New York Times del 6 Marzo, una coalizione nazionale di medici, infermieri, organizzazioni mediche, celebrità e più di 300 legislatori statali hanno chiesto al presidente Bush di permettere ai pazienti con gravi malattie di presentare domanda per l'uso di marijuana per alleviare i loro sintomi.

(Ulteriori notizie su http://compassionateaccess.org)

Germania — Sindacato di polizia

In una intervista con il settimanale Focus il vice-presidente del sindacato dei poliziotti, Bernhard Witthaut, ha auspicato la legalizzazione della cannabis e la sua vendita nelle farmacie. Ma il presidente del sindacato, Konrad Freiberg, ha reso noto che il sindacato è contro la legalizzazione della sostanza. (Fonti: dpa del 9 Marzo 2002, ddp del 10 Marzo 2002)

Gran Bretagna — Liberal-Democratici

I Liberal-Democratici, all'opposizione in Inghilterra, hanno detto il 9 Marzo di aver votato a favore della legalizzazione della cannabis come politica del partito. I delegati al congresso di primavera del terzo partito della Gran Bretagna hanno anche votato per abolire il carcere per il possesso di qualunque sostanza illegale, incluse eroina e cocaina. (Fonte: Reuters del 9 Marzo 2002)

USA — Cibi a base di canapa

Il 7 Marzo una corte di appello federale ha bloccato temporaneamente una decisione della Drug Enforcement Administration che vieta i cibi a base di canapa. L'agenzia ha dichiarato nell'Ottobre 2001 che i prodotti alimentari contenenti anche tracce di THC erano proibiti secondo il Controlled Substances Act. La corte di appello deciderà sulla questione entro i prossimi mesi. La corte ascolterà le testimonianze sul caso l'8 Aprile. Una perizia di 90 pagine sull'impatto sulla salute di tracce di THC usata nel dibattimento è online su http://www.nova-institut.de/pdf/hemp-food-risk.pdf (Fonte: AP dell'8 Marzo 2002)

Scienza — Guida di veicoli

Una ricerca ha studiato gli effetti dell'esposizione cronica alla cannabis in sovrapposizione a quelli dell'alcool sulle capacità psicomotorie legate alla guida. L'uso cronico di cannabis (in assenza di somministrazione acuta) non ha potenziato gli effetti dell'alcool. In effetti i consumatori regolari hanno dimostrato minori punteggi per le vertigini e una maggiore abilità di "tracking" dopo l'assunzione di alcool, rispetto ai consumatori infrequenti. (Fonte: Wright A, Terry P. Psychopharmacology 2002 Mar;160(2):213-9)

Scienza — Interazioni

C'è solo una minima influenza del fumo di cannabis e del THC orale sui parametri farmacocinetici delle medicazioni antiretrovirali usate nell'infezione da HIV (indinavir, nelfinavir), e l'uso dei cannabinoidi ha bassa probabilità di influenzarne l'efficacia antiretrovirale. (Fonte: Kosel BW, et al. AIDS 2002 Mar 8;16(4):543-50)